Studium
Termine indicante le prime strutture universitarie [
vedi Università] diffuse in Europa a partire dal XII secolo.
Si formarono spontaneamente dall’incontro tra maestro e allievi, costituitisi in corporazioni autonome. La riscoperta dei testi greci e romani determinò la crisi delle scuole monastiche diffuse nell’alto medioevo, originando gli
studia generalia, così detti perché erano aperti agli studenti di tutti i Paesi e perché rilasciavano un titolo per l’insegnamento valido in tutta Europa. In essi, oltre al trivio (grammatica, retorica e dialettica) e al quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia e musica), si studiavano materie specialistiche quali il diritto (Bologna), la teologia (Parigi), la medicina (Salerno). In tali città iniziarono ad affluire gruppi di maestri e di studenti da tutta Europa, i quali si organizzarono in gruppi autorizzati a impartire lezioni e a conferire titoli. Da tali nuclei nasceranno le prime università vere e proprie.
L’organizzazione degli studi giuridici era basata sull’insegnamento del
Corpus iuris civilis [
vedi] e del
Corpus iuris canonici [
vedi]. Gli studenti seguivano un corso di studi (quattro-sei anni), frequentando le lezioni, e partecipando alla discussione delle
quaestiones [
vedi]. Alla fine del corso essi ottenevano la
licentia docendi.