Fìctio ingenuitàtis
Era la trasformazione, nel periodo augusteo, dei
libertini [vedi], per
decretum principis [vedi
constitutiones principum], in
cives optimo iure attraverso la finzione del requisito della
ingenuitas [vedi
ingenuus].
La (—) si realizzava per:
— concessione della
ius anuli aurei consistente nella elevazione all’
ordo equester senza però esenzione dal
patronatus [vedi];
—
restitutio natalium che esentava dagli obblighi del
patronatus, ma richiedeva l’assenso del patrono.
I
principes favorirono i
libertini, che provenivano da nazioni di buon livello culturale utilizzandoli come loro uomini di fiducia e come funzionari imperiali.
In origine la differenza tra
cives optimo iure (cioè di piena capacità) e
cives imminuto iure (cioè di capacità limitata) sopravvisse formalmente fino al periodo augusteo anche se ad essa si sovrappose la nuova distinzione tra
honestiores ed
humiliores.
Honestiores erano i cittadini
optimo iure appartenenti all’
ordo senatorius e all’
ordo equester.
Humiliores erano i
cives optimo iure non ammessi tra gli
honestiores, nonché le varie categorie di
cives imminuto iure.