Lex Iulia maiestàtis
Legge emanata nell’8 a.C. su impulso dell’imperatore Augusto, che riordinò l’intera materia del
crìmen maiestatis [vedi], comminando per esso la pena dell’
interdìctio aqua et igni [vedi] e la confisca del patrimonio [vedi
publicàtio bonòrum].
Proprio da questa legge derivò l’impulso a far rientrare, in sede di interpretazione, nell’ambito del
crimen maiestatis, tutte le offese in qualunque modo arrecate alla dignità imperiale.