Legge di Okun
Legge che mette in relazione le variazioni del
tasso di disoccupazione (v.) e le variazioni del
PIL (v.) reale.
La legge afferma che affinché il tasso di disoccupazione si riduca di un punto percentuale, occorre un aumento del 3% del PIL reale. Sulla scorta di successive analisi tale rapporto è stato corretto in 2-2,5% di aumento del PIL per 1 punto di riduzione della disoccupazione.
Elaborata su dati empirici da
Arthur Okun (v.)
, economista statunitense membro della
Brookins Institution, potrebbe essere più correttamente definita
regolarità empirica anziché legge, in quanto fornisce informazioni approssimative e variabili di anno in anno. Essa, comunque, rappresenta un utile strumento di
politica economica (v.) in quanto consente di misurare gli effetti che un determinato obiettivo di crescita potrà produrre nel tempo sul tasso di disoccupazione.
La legge di Okun può essere espressa mediante una formula che permette di determinare la parte di reddito nazionale non prodotto per effetto della disoccupazione:
@
dove
RT rappresenta il reddito di piena occupazione,
RE il reddito effettivo,
ia il tasso di disoccupazione attuale ed
i il tasso di disoccupazione naturale;
a è, invece, un parametro che misura le variazioni del reddito al variare del tasso di disoccupazione.