Plebs [
Plebe]
Uno dei ceti, insieme al patriziato, di cui si compose la cittadinanza romana.
In ordine alle origini della plebe, le opinioni della dottrina sono discordi:
alcuni avvalorano la tesi di una creazione artificiale: sarebbe stato Romolo (secondo il racconto della tradizione), allatto della fondazione di Roma, a scegliere 100 senatori i cui discendenti avrebbero formato la classe del patriziato, mentre tutti gli altri componenti del nucleo originario della cittadinanza avrebbero formato la classe plebea;
altri ritengono che la plebe costituģ in realtą la comunitą originaria sottomessa da un popolo conquistatore (in questambito, taluno ritiene che il gruppo originario fosse latino, ed il popolo conquistatore sabino od etrusco, altri, che il gruppo originario fosse sabino, mentre i conquistatori fossero gli Albani fondatori di Roma, guidati da Romolo);
un terzo orientamento collega la distinzione tra patrizi e plebei a fenomeni di tipo economico-sociale.
In ogni caso le fonti concordano nel ritenere che sin dalle origini di Roma, ad un ceto aristocratico strutturato in
gentes (
patricii) si contrapposero, in condizioni dinferioritą, gruppi molto pił numerosi, denominati ().
La lotta volta allequiparazione col ceto dominante ebbe un momento di particolare importanza con la concessione della legge delle XII tavole [vedi
lex XII tabularum]. Tale legge, pur non contenendo apertamente norme di particolare favore per la (), fissņ definitivamente e per iscritto i principi del
ius Quiritium, garantendone la certezza.
In precedenza il diritto era, invece, ammantato di sacralitą e di mistero, poiché era affidato esclusivamente alla memoria dei
pontifices [vedi] patrizi, i quali lo utilizzavano in funzione di conservazione dei privilegi della loro classe.
Organi istituzionali composti da plebei furono:
i
concilia plčbis tribłta [vedi];
i
tribuni plebis [vedi];
gli
ędģles [vedi
ędilitas].
Le deliberazioni approvate dalle plebe riunite in
concilium, i
plebiscita [vedi
plebiscģtum], (propriamente i placiti della multitudine) non avevano in origine efficacia vincolante per lintera comunitą cittadina. Solo nel III sec. a.C. i
plebiscita furono totalmente equiparati alle
leges [vedi
lex] da una
lex Hortensia de plebiscģtis [vedi].
Costituirono momenti altrettanto significativi nella storia della plebe lemanazione della
lex Canuleia [vedi], delle
leges Horatię e delle
leges Licinię Sextię [vedi].