Preferenze
L'ipotesi da cui parte la teoria del consumatore per definire le preferenze è che il consumatore, messo di fronte a panieri alternativi tra i quali scegliere, sia in grado di esprimere delle relazioni di preferenza o di indifferenza.
In generale, se la scelta deve essere effettuata, ad esempio, tra il paniere
X e il paniere
Y, possiamo aspettarci che il consumatore, in relazione ai propri gusti, possa fare una delle tre seguenti affermazioni:
— preferisco il paniere
X al paniere
Y (
X P Y)
oppure
— preferisco il paniere Y al paniere X (
Y P X)
oppure
— sono indifferente tra il paniere
X e il paniere
Y perché entrambi soddisfano allo stesso modo e nella stessa misura i miei bisogni.
Queste relazioni di preferenza e di indifferenza permettono di confrontare a due a due i possibili panieri e di arrivare ad esprimere un ordinamento di preferenza, cioè una classificazione dei diversi panieri di beni in relazione alla loro desiderabilità.
I gusti possono essere molto diversi da consumatore a consumatore. Nonostante le differenze, però, gli economisti assumono che gli ordinamenti di preferenza dei consumatori razionali godano di alcune importanti proprietà comuni che vengono chiamate anche
assiomi delle preferenze:
—
gli ordinamenti di preferenza sono completi: ciò significa che il consumatore di fronte a tanti possibili panieri è sempre in grado di confrontarli a due a due e di esprimere un giudizio;
—
gli ordinamenti di preferenza sono transitivi: se preferiamo Bruce Springsteen a Beethoven e Beethoven alla musica jazz allora, dovendo scegliere tra Bruce Springsteen e la musica jazz, sceglieremo il primo. La ragione di questa proprietà (che si applica anche nel caso di una relazione di indifferenza) è di evitare che vi possano essere delle scelte incoerenti o contraddittorie da parte del consumatore. In sintesi, dire che un ordinamento di preferenza (e di indifferenza) è transitivo significa affermare che, rispetto a tre panieri possibili
X, Y e Z:
—
se X P
Y
e Y
P
Z
allora
X
P
Z
—
se X I
Y e
Y I
Z allora
X
I Z
—
se X P
Y
e Y
I Z
allora
X
P
Z
—
se X
I Y
e Y
P
Z
allora
X
P
Z
—
gli ordinamenti di preferenza godono della proprietà di non sazietà: ciò significa che una quantità maggiore di un bene è preferita rispetto ad una quantità minore. Con riferimento, ad esempio, al paniere
X indicato in figura, il quale contiene 7 unità di cibo e 3 di abbigliamento, se il consumatore potesse scegliere tra il paniere
X ed un ipotetico paniere
W contenente sempre 7 unità di cibo ma 4 unità di abbigliamento, in base a questa proprietà il consumatore razionale sceglierebbe certamente il paniere
W. La quantità di cibo è la stessa nei due casi ma il paniere
W contiene un'unità in più di abbigliamento.
Possibili combinazioni di beni:
i panieri
Le preferenze del consumatore vengono rappresentate
graficamente (v.) da una o più
curve di indifferenza (v.) la cui costruzione presuppone il rispetto di due ulteriori assiomi: quelli della
convessità e della
continuità.