Prezzo amministrato
Corrispettivo di un bene o di un servizio fissato da un organo dell'amministrazione pubblica.
In Italia, questa forma di
regolamentazione (v.) è stata sperimentata, in particolare, fra il 1973 ed il 1974, a seguito del primo
shock petrolifero: per evitare un'improvvisa impennata dei prezzi, il Governo dispose un blocco assoluto dei prezzi per circa un anno e qualsiasi variazione dei listini doveva essere autorizzata dal Comitato interministeriale per i prezzi (
CIP). Questa esperienza non diede, però, i risultati sperati e fu ben presto abbandonata.
Dopo la soppressione del CIP, le sue competenze sono transitate al
CIPE (v.) e ad altri organismi pubblici cui ora spetta:
— fissare il
prezzo massimo di alcuni beni e servizi considerati di prima necessità;
— sorvegliare l'andamento di alcuni prezzi liberi; in questo caso, le imprese hanno semplicemente l'obbligo di comunicare alla pubblica amministrazione le variazioni di prezzo dei loro prodotti e le cause che le hanno determinate (cd.
prezzi sorvegliati o
controllati).