Protezionismo
Politica economica (v.) attuata da quei paesi che, per favorire l'equilibrio della propria
bilancia commerciale (v.) e per tutelare gli interessi delle attività economiche nazionali, ostacolino le importazioni. Gli strumenti fondamentali del protezionismo sono i
dazi doganali (v.), ma anche le c.d.
barriere non tariffarie. I dazi sono delle imposizioni di tipo fiscale sulle merci importate attraverso le quali lo Stato raggiunge il doppio scopo di conseguire degli introiti e di far aumentare il prezzo delle merci importate, scoraggiandone così la domanda.
La categoria delle barriere non tariffarie comprende ostacoli al commercio estero di vario tipo, dai
contingentamenti (v.), in base ai quali lo Stato fissa le quantità massime delle importazioni, agli
interventi pubblici in favore delle esportazioni, dalle misure di tipo
valutario alle c.d.
barriere tecniche.
Queste ultime sono determinate dalle diversità normative tra i vari Stati, riguardanti gli
standard qualitativi delle merci e le loro modalità di vendita o di presentazione. Attualmente, gli ostacoli di tipo tecnico costituiscono la forma più diffusa di barriere non tariffarie. Ad essi è stato dedicato, nel
Tokyo round (v.) un apposito accordo, mentre nell'ambito della legislazione delle
Comunità Europee un ampio spazio è dedicato a questi argomenti.