Ordinamento canonico
L’(—) presenta delle caratteristiche peculiari derivanti dalla sua particolare natura e dall’ambito sociale dove esso si svolge. Tali caratteristiche, oltre a quelle fondamentali della
giuridicità e della sua
parziale origine soprannaturale [
vedi Diritto canonico], possono così sintetizzarsi:
—
universalità. L’(—) si applica a tutti i
fedeli, ovunque residenti, ed è potenzialmente idoneo a valere come complesso di regole per tutta l’umanità;
—
unità che si riflette ad es. nel potere del Romano
Pontefice su tutta la Chiesa, nell’uguaglianza dei diritti e dei doveri fondamentali di tutti i fedeli in ordine alla salvezza delle anime ecc.;
—
varietà. Anche nella sua unità, l’(—) presenta un’accentuata varietà (ad. es. divisione tra diritto latino e diritto orientale) che è l’espressione della sensibilità della Chiesa verso i problemi dell’uomo in tutte le epoche storiche;
—
incompletezza, limitato, cioè, solo alle materie riguardanti il benessere spirituale dei fedeli. Nel suo ordine, però il diritto canonico è
sovrano, perciò non può ammettere l’ingerenza statale in materia di fede;
—
elasticità. L’(—) rigido e immutabile nei suoi principi basilari dogmatici, si presenta flessibile nelle sue applicazioni. Da tale elasticità derivano istituti quali la
tolleranza, l’indulgenza, l’equità canonica ecc.