Constitutio puritatem di Federico II
Norma contenuta nel
Liber Augustalis [
vedi] per cui i giudici del Regno di Sicilia dovevano applicare le leggi regie. Solo in mancanza di una norma che disciplinasse il caso da risolvere, si poteva ricorrere alle consuetudini locali, a condizione che tali consuetudini non contrastassero con il diritto regio e che il re ne avesse approvata la conformità con un suo giudizio espresso. In mancanza di consuetudini, avrebbero trovato applicazione le norme di
diritto comune [
vedi]. Un’aggiunta al testo qualificava come diritto comune, il
diritto longobardo [
vedi] e il
diritto romano [
vedi].