Appio Claudio il Cieco
Giurista di spicco ed uomo politico, visse in
periodo preclassico (IV sec. a.C.); censore nel 312, console nel 307 e nel 296, dal punto di vista dell’attività giurisprudenziale si segnalò per un’opera dedicata alla trattazione dei mezzi processuali per la tutela dei diritti di soggetti, vittime di usurpazioni da parte di terzi (
De usurpatiònibus).
Fu anche
patronus [vedi] di
Gneo Flavio [vedi].