Donazione di Costantino
Documento apocrifo che attribuiva a
Costantino [
vedi] la donazione della città di Roma, dell’Italia centro-meridionale e delle isole a Papa Silvestro I (314-335).
La redazione del documento risale, probabilmente, all’VIII secolo, anche se potrebbe ipotizzarsi una sua composizione in occasione dell’incoronazione, nell’800, di
Carlo Magno [
vedi].
Nel 1053 il
Constitutum Costantini (è questo il vero nome dell’atto) fu riesumato da papa Leone IX ed inserito nel
Decretum (magistri) Gratiani [
vedi] ed in altre raccolte di
decretali [
vedi].
Ad esso fecero sempre riferimento i pontefici, per rivendicare i loro diritti nei confronti del potere statale e venne considerata autentica fino al 1440, quando
Lorenzo Valla [
vedi Valla Lorenzo], con la famosa
declamatio, intitolata
De falso credita et ementita Constantini donatione, ne dimostrò l’inattendibilità.