D.I.A. [direzione investigativa antimafia] (d. pubbl.)
Organismo istituito nell'ambito del Dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno con legge 30 dicembre 1991 n. 410 con il compito di assicurare lo svolgimento, in forma coordinata, delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata, in tutte le sue espressioni e connessioni, nonché di effettuare indagini di polizia giudiziaria relative ai delitti di associazione di tipo mafioso o, comunque, ricollegabili all'associazione medesima.
La () si avvale di personale dei ruoli della polizia di Stato, dell'arma dei carabinieri e del corpo della guardia di finanza.
L'assetto organizzativo definito dal Ministro dell'interno con propri decreti, sentito il consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata prevede al vertice della struttura un direttore, scelto, a rotazione, tra gli alti funzionari della Polizia di Stato, ufficiali dell'arma dei Carabinieri e del corpo della Guardia di Finanza, che abbiano maturato una specifica competenza nel settore della lotta al crimine organizzato. Per l'esercizio delle sue funzioni lo stesso si avvale della collaborazione di due vicedirettori a uno dei quali è anche affidata la funzione vicaria che hanno il compito di sovrintendere rispettivamente alle attività operative e a quelle amministrative.