Causa mancìpii
Era la posizione di asservimento in cui poteva venirsi a trovare una persona libera, rispetto ad un
pater familias [vedi] diverso da quello originario, cui si era legati da vincolo di sangue.
Tale condizione poteva derivare dall’esercizio, da parte del
pater familias originario, del
iùs vendèndi [vedi] o del
ius nòxæ dàndi [vedi], oppure conseguire al
nèxum [vedi] o alla vendita fittizia attraverso cui si compiva l’
emancipàtio [vedi] in
età classica.
Non risulta che la (—) abbia mai originato una situazione di schiavitù; le
personæ in (—) non perdevano, dunque, la libertà, né la cittadinanza, assumendo rispetto al nuovo
pater familias, la stessa posizione di un
filius familias [vedi
familia;
pater familias;
status (familiae);
patria potestas].
Lo stato di asservimento, salvo che non fosse di per sé transitorio (es. vendita provvisoria, nella
emancipatio), non si estingueva né per cause naturali (morte del
pater familias), né per cause giuridiche (
emancipatio). Dal lato attivo, la
potèstas sui
liberi in (—) si trasmetteva agli eredi del soggetto esercente in concreto la potestà: dal lato passivo la (—) si trasmetteva a figli e discendenti dell’asservito.
L’istituto perse gran parte del suo significato già in
età classica, probabilmente a seguito dell’abolizione del
nexum, nonché della perdita di concreto significato del
ius vendendi e del
ius noxæ dandi.
In
età giustinianea, venute meno anche le formalità dell’emancipazione e dell’adozione e affermatosi il principio che il figlio eccezionalmente venduto dal
pater diventava schiavo, la (—) scomparve del tutto.