Còdex repetìtæ prælectiònis
Una delle opere di compilazione facenti parte del
Còrpus iùris civìlis [vedi].
Dopo la promulgazione del
Digesto [vedi
Digesta seu Pandectae] e delle
Institutiònes Iustiniàni [vedi], il
Codex Iustinianus [vedi], compilato alcuni anni prima, apparve superato per il sopravvenire di numerose costituzioni imperiali innovative. Una commissione, composta da
Triboniano [vedi],
Doroteo [vedi] e tre avvocati, ebbe l’incarico di redigere una nuova edizione di esso, che entrò in vigore il 17 novembre del 534 d.C. (con la costituzione
Cordi, che abrogò formalmente sia il
Codex Iustinianus che le costituzioni ad esso posteriori) e fu chiamata (
Novus Iustinianus) (—) destinato ad avere esclusiva vigenza. Il (—) che consta di dodici libri, a loro volta divisi in titoli, è giunto fino a noi.