Europa a più velocità
L’espressione indica una particolare tipologia di
integrazione differenziata (v.) in base alla quale alcuni obiettivi comunitari possono essere raggiunti soltanto se un gruppo di Stati membri procede più speditamente verso alcune forme di integrazione, rimandando ad un momento futuro l’aggancio da parte di quegli Stati che non possono o non intendono partecipare sin dall’inizio.
Il concetto di Europa a più velocità risale ai primi anni ’70, quando l’istituzione del
serpente monetario (v.) evidenziò le difficoltà di alcuni Stati a rispettare gli impegni che il meccanismo richiedeva.
Negli anni successivi l’espressione è stata più volte ripresa (soprattutto in campo economico e monetario) ed ha trovato una prima concreta applicazione nel campo dell’Unione economica e monetaria (v.
UEM).
Con l’introduzione nel
Trattato di Amsterdam (v.) del
principio della cooperazione rafforzata (v.) la possibilità di procedere in modo differenziato nel processo di integrazione è stata generalizzata ed estesa a tutte le politiche comuni.