Confarreàtio [
Confarreazione]
Era, insieme alla
coëmptio [vedi] e all’
usus [vedi], una delle forme di costituzione della
mànus maritàlis [vedi] nel
matrimonium cum manu [vedi
matrimònium].
Si concretava in una cerimonia religiosa, compiuta alla presenza del
flàmen Diàlis (sacerdote di Giove) e di dieci testimoni, e prendeva nome da una focaccia di farro (c.d.
pànis fàrreus) che gli sposi spezzavano, per simboleggiare l’inizio della vita in comune, in onore di
Iuppiter Farreus.
L’istituto cadde in desuetudine in
epoca classica, durante la quale l’essere nato da nozze confarreatiche costituì solamente uno dei requisiti richiesti per poter accedere alla carica di sacerdote di Giove.
In caso di (—) lo scioglimento del matrimonio doveva avvenire mediante un
actus contrarius dalle analoghe caratteristiche formali: la
diffarreatio [vedi], che, alle origini era una vera e propria forma di divorzio. In alcuni casi, come quello dei
flamines maiores, sembra che il matrimonio confarreatico fosse indissolubile.