Conto delle amministrazioni pubbliche
Conto che accoglie le entrate e le uscite di tutti gli enti, centrali, periferici e di previdenza, che concorrono a formare la Pubblica Amministrazione.
Diversamente dal
bilancio dello Stato (v.), che ingloba, esclusivamente, proventi e oneri ascrivibili ai vari ministeri, il contenuto del conto è più vasto (in esso compaiono anche i debiti nei confronti di soggetti differenti dallo Stato) e, quindi, più assimilabile al vero.
Altra caratteristica per la quale il conto delle amministrazioni pubbliche si discosta dal bilancio statale va ricercata nel diverso significato dei saldi: di cassa, il primo, perché riferito a entrate e spese effettivamente conseguite e sostenute, di competenza, il secondo.
Redatto dall'
ISTAT (v.) sulla base di
criteri standard, perché dettati dal
SEC (v.), il conto esprime, per questo motivo, la misura del
deficit pubblico (v.) più ampiamente accettata e la cui entità contribuisce all'osservanza di uno dei quattro parametri di
Maastricht (v.
Criteri di convergenza).
Vedi tabella.