Interpolazione
Termine adoperato per designare tutte le modificazioni apportate dalle commissioni, incaricate da
Giustiniano I [
vedi] di redigere il
Corpus iuris civilis [
vedi], al testo degli originali classici, onde adattare lo stesso alle esigenze dei tempi ed alle finalità della codificazione.
A partire dall’età umanistica (secolo XV), la dottrina romanistica, impegnata in una faticosissima opera di riscoperta e valorizzazione del
puro diritto romano classico, ha compiuto una vera e propria
caccia alle interpolazioni. Al riguardo, è da rilevare che la ricerca interpolazionistica, la quale si avvale di criteri lessicali (
filologici) e contenutistici (
giuridici), ha effettuato un notevole salto qualitativo: mentre, infatti, in passato si riteneva che tutte le contraddizioni del testo giustinianeo fossero ascrivibili all’intervento deformante dei compilatori, si è ultimamente compreso che una notevole parte, per non dire la totalità degli scritti classici, pervennero alla commissione giustinianea in forma alterata e in qualche misura inquinata già in
epoca tardo-classica.
Allo stesso tempo, si è accertato che una cospicua fetta delle interpolazioni rinvenute dai romanisti dell’Ottocento è dovuta all’erronea considerazione dei giuristi classici, ritenuti essenzialmente dei puristi-arcaizzanti; in realtà, anche i giuristi classici, sovente impegnati dalla loro attività di funzionari, incorrevano in numerose imperfezioni grammaticali e, di conseguenza, queste ultime non possono essere sempre e necessariamente ritenute sintomatiche di un intervento interpolare [
vedi Index interpolatiònum].