Dictątor [
Dittatore]
In
etą repubblicana, il termine designava il magistrato con poteri illimitati, nominato dai consoli [vedi
consules] per far fronte ad una situazione di emergenza eccezionale; il () restava in carica sei mesi. Anche tale carica fu, in origine, esclusivo monopolio dei patrizi: soltanto nel 356 a.C. venne consentito laccesso ai plebei.
A questa magistratura si fece ricorso solo per ragioni eccezionali, ai seguenti fini:
per salvare la
civitas [vedi] da attacchi esterni (
dictator rei gerundę causa);
per salvaguardarla da sedizioni interne (
dictator seditionis sedandę causa);
per compiere la solenne funzione nel tempio di Giove capitolino (
dictator clavi figendi causa).
Le attribuzioni del () variavano a seconda del tipo di
dictatura istituita. Si distingueva:
il c.d.
dictator optima lege creatus: era nominato come
ultimum auxilium in caso di guerra o sedizione interna. La nomina gli conferiva una
potestas suprema pari a quella dei
consules [vedi], ma esente da
intercessio [vedi] di qualunque magistrato. Gli era attribuito il
summum imperium con la scorta di 24
lictores.
Durante la dittatura rimanevano in vita le magistrature ordinarie, ma il loro funzionamento era subordinato agli
auspicia [vedi] ed ai comandi del dittatore. Solo i
tribuni plebis [vedi] conservavano le loro attribuzioni e la
sacrosanctitas, salva la mancanza del potere di
intercedere contro il
dictator;
i c.d.
dictatores imminuto iure: erano quelli nominati per il compimento di speciali atti religiosi o politici in assenza dei magistrati ordinari. Si ricordi: i
dictatores clavi figendi causa (per la cerimonia annuale della infissione di un chiodo nelle mura del tempio di Giove capitolino alle idi di settembre), i
dictatores comitiorum habendorum causa (per lindizione dei comizi elettorali), i
dictatores legendo senątui (in mancanza dei
censores [vedi]), i
dictatores ludorum faciendorum gratia,
feriarum constituendarum causa.
L
imperium dei dittatori
imminuto iure era
summum con le implicazioni dei
summa auspicia, ma limitatamente agli atti da compiere.
Silla [vedi] e
Cesare [vedi] modificarono gradualmente i caratteri di questa magistratura, ricoprendola ciascuno per molti anni e servendosene per introdurre significativi mutamenti costituzionali in chiave autoritaria, ottenendo pieni poteri anche al di lą di situazioni eccezionali sia in campo politico-militare che giuridico. In questa fase la dittatura perse le connotazioni che le erano tipiche, avvicinandosi sempre pił a quello che sarebbe poi divenuto il significato contemporaneo del termine.