Recesvindo (? - Valladolid 672)
Figlio e successore di Chindasvindo, al quale venne associato nel 649, fu re dei
Visigoti [
vedi] dal 653 al 672. Nella metà del secolo VII emanò il
Liber iudiciorum [
vedi Lex Wisigothorum] con cui affermò il principio della validità territoriale della legge, ponendo fine al dualismo legislativo esistente tra la popolazione romana (che aveva come sua legge personale la
Lex romana Wisigothorum [
vedi], e la gotica (che applicava le proprie leggi nazionali, alcune delle quali risalenti al V secolo).
La legislazione di (—), valida per tutti i sudditi del regno di Spagna, detta
Lex Wisigothorum Recesvindiana, presentava elementi di spiccata tradizione romana sia nella sostanza che nella forma: quest’ultima risultava dalla stessa partizione del testo della legge in dodici libri, ciascuno dei quali era suddiviso in titoli e questi in capitoli corrispondenti ciascuno a una legge, a imitazione del Codice di Giustiniano [
vedi Corpus iuris civilis].
Il
Liber iudiciorum costituì la base del diritto medievale spagnolo.