Restaurazione
Periodo della storia europea compreso tra il
Congresso di Vienna [
vedi]
(1814-1815) e i moti del 1830, durante il quale furono ristabiliti, dopo la caduta di
Napoleone [
vedi Bonaparte Napoleone]
, i regimi monarchici preesistenti alla
Rivoluzione francese [
vedi]
.
Si trattò di una ristrutturazione politico-istituzionale, che non poté però annullare tutte le riforme rivoluzionarie e napoleoniche. Tale processo si fondò sul
principio di legittimità [
vedi legittimità (principio di)]
, in base al quale alle dinastie pre-napoleoniche fu riconosciuto il diritto di occupare nuovamente il trono. A ciò si accompagnò il perseguimento di una politica di equilibrio, volta a impedire il ritorno egemonico di una singola potenza congiunta alla possibilità di intervento da parte delle potenze vincitrici. A tal fine fu istituita la
Santa alleanza tra Russia, Prussia e Austria (settembre 1815), con il compito di intervenire in caso di riemersione dei principi rivoluzionari.
I moti del 1820-1821 furono infatti tragicamente repressi dal
concerto europeo [
vedi]
. Tuttavia a partire dal 1830 la situazione mutò radicalmente. L’indipendenza del Belgio, l’affermazione della
monarchia di luglio in Francia, i moti del biennio 1830-1832, le riforme politiche inglesi a partire dal 1832, cambiarono il quadro politico disegnato dalla (—), preannunciando i rivolgimenti del 1848.